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The Palladian Holy Doors

Sezione 1
Sezione 2
Chiesa del Redentore
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Tra il 1575 e il 1577 la peste a Venezia ha mietuto quasi cinquantamila vite. Nonostante draconiane misure
sanitarie, pubbliche preghiere, illusorie e ottimistiche dichiarazioni degli organi pubblici, la diffusione del morbo non accennava a placarsi nella grande metropoli sovraffollata ed era nel pieno della sua virulenza quando
quando il 4 settembre 1576, il Senato decreto', quasi estremo rimedio, di erigere una chiesa intitolata a Cristo Redentore.La prima pietra venne posta il 3 maggio 1577 su terreni appartenenti ai Cappuccini, proprio lungo la fondamenta che costeggia il canale della Giudecca,
nello stesso sito che ospitava la piccola chiesetta di Santa Maria degli Angeli; neanche tre mesi dopo, il 20 luglio 1577, la peste era ufficialmente finita e il doge,
i magistrati, nobili, ecclesiastici e tutto il popolo in solenne processione, attraversando il bacino su di un ponte di barche, resero pubblicamente grazie al Signore in quel tempio appena iniziato: una nuova edificazione a fronte di una disastrosa e funerea epidemia. La costruzione della chiesa, su disegno di Andrea Palladio, termino' quasi quindici anni dopo, nel 1592,
ad opera dell'architetto Antonio Da Ponte. Il Palladio, succeduto a Jacopo Sansovino come pubblico consulente architettonico della Repubblica, aveva presentato due progetti per l'erigenda chiesa, uno in forma rotonda, l'altro in forma quadrangolare. Il Collegio veneziano decise per quest'ultimo studio anche se poi il Palladio rivide questa primitiva impostazione ridisegnando la chiesa in forma di croce latina.
Sezione 3
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Chiesa del Redentore
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Festa del Redentore
Una camminata sopra il Bacino di San Marco
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