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The Palladian Holy Doors

Sezione 1
Sezione 2
Chiesa di San Francesco della Vigna
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San Francesco della Vigna e' una delle piu' belle chiese rinascimentali di Venezia. La prima pietra
fu posata dal Doge Andrea Gritti nel 1534 (il quale fu poi sepolto all'interno della chiesa). L'edificio fu cominciato da Jacopo Sansovino, la facciata fu invece affidata al Palladio.
Probabilmente, come per il suo primo lavoro presso la Basilica di Castello, fu grazie a Daniele Barbaro che gli fu affidata la facciata di questa chiesa. Questa scelta fu abbastanza difficile, in quanto Sansovino aveva disegnato anche la facciata della stessa.
La difficolta' di progettazione della facciata era data dalla necessita' di combinare la fronte di un edificio ad ala unica alla planimetrica a piu' navate delle chiese cristiane, difficolta' superata
egregiamente dal Palladio tramite l'utilizzo di un timpano centrale piu' grande e due semitimpani laterali. Tale schema fu riutilizzato anche in altre chiese, ed addirittura arricchito da una scalinata (un esempio e' dato dalla Basilica del Redentore). Il monastero, ora utilizzato per esposizioni temporanee, concerti e per alcune esposizioni della Biennale, e' composto da due chiostri uno dei quali (il maggiore)
veniva usato come cimitero (al cui interno sono sepolti numerosi nobili veneziani). La leggenda racconta che qui trovo' rifugio l'evangelista Marco, salutato poi da un angelo con le parole 'Pax tibi Marce Evangelista meus, hic requiescet corpus tuu'
Sezione 3
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Chiesa di San Francesco della Vigna
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Isola di San Giorgio maggiore
Un'isola ed un monastero. Un legame indissolubile
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