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The Palladian Holy Doors

Sezione 1
Sezione 2
Isola della Giudecca
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Nel XIV e nel XV secolo, imponenti palazzi si allineano lungo il canale della Giudecca.
Sul lato opposto dell'isola, di fronte alla laguna, si trovano solo conventi nascosti nel verde (se ne contavano sette, per la maggior parte andati distrutti), circondati da alcuni piccoli edifici
sede di accademie filosofiche e letterarie. L'isola e' allora e restera' per vari secoli luogo di villeggiatura per i ricchi patrizi che vi posseggono ville con orti botanici e giardini. La bellezza e la pace del luogo attirano varie personalita'
tra le quali Michelangelo, che soggiorna sull'isola. Benchè la Giudecca possedesse gia', con Sant'Eufemia, una delle piu' antiche chiese di Venezia, si aggiungono nel XVI secolo la chiesa
del Redentore e quella delle Zitelle, entrambe progettate da uno dei piu' illustri architetti del tempo: Andrea Palladio. Nel corso del XIX secolo, all'interno di un programma tendente a ridare slancio economico alla citta', vengono fondate alcune industrie. Oltre a costruire le proprie fabbriche, le manifatture si sistemano negli edifici religiosi ancora esistenti, a volte anche trasformati in istituti carcerari.
Di tutte queste attivita' rimangono solo gli edifici in disuso, come l'appariscente Mulino Stucky. Rimasta sempre ai margini della citta', la Giudecca oggi e' un po' dimenticata dal mondo del commercio e dell'industria, ma ha recentemente beneficiato di un programma di decentramento economico e amministrativo.
Sezione 3
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