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Nelson Mandela. Il giusto agire

Sezione 1
Sezione 2
Il cerchio si restringe
POLLSMOOR, Carcere di massima sicurezza. 1982
PLAY ME
Passai un totale di ben ventisette anni di prigione... Continuavo a leggere;
trovavo particolare conforto nella poesia dello scrittore inglese William Ernest Henley, intitolata Invictus, ossia invincibile. Fu il mio stimolo vitale a resistere e a continuare la mia battaglia anche dietro le sbarre.
La mia causa raggiungeva sempre pi� persone ed era come un'onda, come un terremoto, come acqua che straripava dagli argini... Non si poteva fermare! Lottavo in silenzio, aumentando le pressioni sul governo sudafricano e sull�Apartheid,
divenendo un simbolo internazionale di resistenza. Ormai, ero il martire della lotta contro il razzismo. Nel 1982, mi trasferirono nel carcere di massima sicurezza di Pollsmoor. Qualche anno pi� tardi,� il regime del presidente africano Botha mi avrebbe proposto la libert�,
purch� rinunciassi alla mia lotta. Non avrei mai potevo accettare una simile proposta, voltando le spalle agli ideali per cui stavo combattendo da una vita... Avrei rifiutato. Venni ricoverato in ospedale per un malessere e, al rientro in carcere, le mie condizioni di detenzione vennero alleggerite,
ma mi riufiutai sempre di scendere a compromessi politici usati come contropartita per farmi ottenere la libert�; piuttosto sarei morto! Il Sudafrica, intanto, veniva sempre pi� isolato, in quanto Stato razzista, e Frederik Willem de Klerk, ultimo presidente bianco del Paese, fu costretto a cedere alle pressioni internazionali e a concedermi la grazia.
Sezione 3
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