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Nelson Mandela. Il giusto agire

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I tanti nomi di un bambino

MTHATHA, Mandela Museum. 1927

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Nacqui nel piccolo villaggio di Mvezo, nel Sud Est del Sudafrica, sulle rive del fiume Mbashe, nel 1918.

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Mio padre si faceva chiamare Gadla, in lingua Bantu. Il suo vero nome, per�, era Henry Mphakanyiswa Mandela, consigliere del monarca Tembu, Jongintaba Dalindyebo.
Mia madre aveva il delicato nome di Nosekeni Fanny; era la terza moglie di mio padre. Io ero Rolihlahla Mandela, cio� attaccabrighe. Nel '25 frequentai le scuole missionarie.
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La mia prima insegnante, Miss Mdingane, mi assegn� un nome, secondo l'usanza in voga: Nelson, che era sicuramente pi� facile da pronunciare per tutti. Sempre all'interno della Chiesa metodista, frequentai le scuole medie e le superiori.

Le scuole metodiste erano, allora, dirette da missionari anglosassoni piuttosto rigidi, ma con l'acerba audacia di dare la parola ad intellettuali antimperialisti, a pastori e professori neri che avevano la forza di resistere ai capi bianchi. Mentre frequentavo la scuola missionaria, iniziai anche a praticare il pugilato.

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Un bel controsenso eh? Gadla mor� quando avevo solo nove anni e mia madre mi port�, quindi, dal Re Jongiutaba, di cui mio padre era stato consigliere, sperando di potermi introdurre alla medesima carica ed assicurarmi un futuro. Al tempo, alla corte del Re, i bianchi erano solo lontane presenze, tanto che avrei stretto la mano ad uno di loro per la prima volta solo molto pi� tardi.
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Sezione 3
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