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John Lennon. Immagina il sogno

Sezione 1
Sezione 2
Genesi di una leggenda
Liverpool, Cavern Club. 1961
PLAY ME
Un giorno, mia madre passò a miglior vita;

fu uno dei dolori più devastanti per me...
Fu investita da un'auto guidata da un agente di polizia ubriaco. Con la mia band, i Quarrymen, registrammo su nastro due brani: That'll Be the Day e Inspite of All the Danger, che, successivamente, furono trasferiti su cinque acetati. Ne sarebbero rimasti solo due, rispettivamente in possesso di Paul McCartney e John Lowe.


Conobbi Cynthia Powell, al Liverpool Art College, di cui mi innamorai e che avrei, poi, sposato. Nel '59 cambiammo il nome del gruppo in Silver Beatles e divenimmo l'attrazione fissa del Casbah Club di Liverpool, gestito dalla madre del nuovo batterista, Pete Best. Nell'agosto dell'anno seguente, debuttammo al Reeperbahn di Amburgo, con un certo Sutcliffe al basso;
suonammo ininterrottamente per otto ore al giorno! Per tenere quel ritmo, cominciai a prendere pillole di anfetamina, che i camerieri del locale fornivano tranquillamente... Fu Sutcliffe a suggerire il nome Beatals; l'avrei modificato per richiamare il termine beat (battito), così nacque il nome Beatles. Agli inizi del '61,

eseguimmo il primo concerto al Cavern Club di Liverpool e, ad agosto, sposai Cynthia, grazie alla quale, sarebbe nato nostro figlio: John Charles Julian Lennon. L'emozione era indescrivibilmente grande: ero diventato padre!

Sezione 3



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