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Gandhi. Sii il cambiamento

Sezione 1
Sezione 2
Disobbedienza civile e disordini
AHMEDABAD, Âshram vicino al fiume Sabarmati. 1919
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Fondai un Âshram nella periferia di Ahmedabad, vicino al fiume Sabarmati, con i membri della comunità di Phoenix e altri amici.

La chiamammo Satyagraha Âshram e qui vivevano tutti insieme gli individui che avevano votato la loro esistenza alla verità, al celibato, alla povertà e alla salvaguardia del popolo indiano. Feci un tentativo di Satyagraha per la prima volta in India.
Dopo un accordo con il vicegovernatore Sir Gait, ottenni un rimborso parziale delle tasse ingiustamente versate dai contadini. Venni definito per la prima volta Mahatma, "grande anima" ed incontrai quello che sarebbe stato uno dei mie prolifici discepoli: Vinoba Bhave.


Nel 1918, guidai uno sciopero dei lavoratori tessili di Ahmedabad ed intrapresi il mio primo digiuno politico, durato tre giorni. L'anno dopo, venne approvato, dal governo britannico, il Rowlat Act, che estendeva ingiustamente le restrizioni di libertà entrate in vigore durante la guerra, anche nel periodo di pace.
Mi opposi con una campagna di disobbedienza civile e uno spettacolare hartal, lo sciopero della nazione seguito dalla preghiera, dal digiuno e dall'astensione di massa dal lavoro. Mi arrestarono, facendo scoppiare disordini in tutta l'India.

Nel massacro di Amritsar, del 13 aprile, furono uccisi centinaia di civili e ancora il cuore mi duole per questo. Capii che la violenza era sbagliata, sempre e comunque sbagliata.

Sezione 3



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