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Gandhi. Sii il cambiamento

Sezione 1
Sezione 2
Grido di denuncia
DURBAN, il vicino monastero. 1896
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Gli indiani erano abili e vendevano la merce a prezzi ottimi, grazie al loro semplice stile di vita, e il Governo del Natal se ne accorse;

approvò una lista di provvedimenti palesemente discriminatori nei loro confronti. Venne rimosso il diritto di voto e, una volta scaduto il contratto dei mercanti indiani, questi sarebbero dovuti tornare in India o pagare una tassa annuale di tre sterline.
Conobbi, per vie traverse, Balasundaram, un lavoratore a contratto picchiato dal suo datore di lavoro. Quando lo vidi, aveva tutti i denti rotti per le violenze subite; decisi, quindi, di darmi da fare per trovargli un altro lavoro e salvarlo.


Mi guadagnai la stima dei suoi compagni, che videro in me una mano tesa. Visitai il monastero trappista di Marainnhill, vicino a Durban; una solenne atmosfera di alta spiritualità rivestiva ogni cosa, incluso il rigido stile di vita dei monaci che mi ricordava quello di mia madre. Ne rimasi affascinato!
Nel 1896, tornai in India, per sei mesi. Volevo portare con me Kasturba e i ragazzi, con l'intento di denunciare la condizione inumana degli Indiani che vivevano in Sudafrica. Trovai modo di pubblicare Grievances of the British Indians South Africa, chiamato in seguito Il quaderno verde, per come era rilegato.

Descrivevo la condizione degli Indiani del Natal, raccontando le impetuose proteste che vi si svolgevano e le sofferenze senza fine della comunità indiana in Sudafrica.

Sezione 3



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