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Jimi Hendrix. Scorri in me

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Sottosopra

Seattle, Jackson Street. 1943

PLAY ME

Nacqui a Seattle, Washington,

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da James Allen Hendrix, detto "Al", un nativo africano
di origini cherokee, e da Lucille Jeter, un'afroamericana dalle mille risorse. Ero un miscuglio di sangue di diverse origini, ma tutte sfortunate. Vivevo con Zenora Hendrix, una gran donna e una solida matrona, cherokee purosangue. Rappresentava il pilastro su cui andavo costruendo la mia personalità, che si faceva ogni giorno più indiana, più ribelle.
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I miei, intanto, si arrabattavano per far quadrare i conti a fine mese e io sbirciavo dalla finestra sul retro, guardando le luci di Jackson Street, piena di locali Jazz leggendari. Ero molto giovane quando, appassionato di musica, mi costruii una specie di cordofono malandato che ricavai da una scatola di sigari, con sopra un elastico teso che pizzicavo canticchiando.

Mia madre sarebbe morta, alla fine degli Anni '50, di cirrosi epatica, mentre io ero solo un adolescente inquieto... Piansi tutte le mie lacrime... Mio padre, dopo avermi abbracciato forte, mi diede in mano una chitarra, sperando che avrebbe riempito un quel vuoto interiore. Peccato che fossi mancino e la chitarra fosse adatta ad un destrimano. Ovviamente,

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non mi fermai davanti a questo minuscolo ostacolo; semplicemente, la suonavo rovesciata, una cosa che sarebbe diventata una specie di firma per il Jimi che sarei diventato.
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sezione 2
sezione 3
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Sottosopra

Seattle, Jackson Street. 1943

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2

Finalmente una mia band!

Nashville, Jefferson Street. 1962

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