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Martin Luther King. Diventa ispirazione

Lettera dalla prigione
BIRMINGHAM, Detenzione. 1963
PLAY ME
Nella prima metà degli Anni '60, col reverendo Walker, iniziai, a Birmingham,
in Alabama, una campagna per la promozione dei diritti civili degli afroamericani,
per eliminare le politiche sociali, civili ed economiche segregazioniste. Assieme a dei miei fidati collaboratori, definii il progetto; decidemmo di fare dei sit-in e delle marce per costringere la polizia ad arrestare i manifestanti. Questo prevedeva che saremmo dovuti entrare in un club "proibito" ai neri e sederci sul pavimento,
finchè la polizia non fosse intervenuta per farci sgomberare. Come da nostra politica e come attivisti, non reagivamo alle violenze verbali e fisiche della polizia, ma ci lasciavano trascinare fuori dai locali fino alle prigioni. Occupammo ristoranti e negozi, guidati da Fred Shuttles.
Un giorno, marciammo con la certezza di andare in prigione...Ci trovammo alla chiesa di Zion Hill e cantammo fino al momento in cui la polizia non intervenne per catturarci. Riempimmo le prigioni della città. Da qui, scrissi la mia celeberrima lettera dalla prigione di Birmingham,
pubblicata sul Birmingham News, sul quale citavo gli esempi sulle leggi ingiuste di Sant'Agostino: <<Una legge ingiusta non è legge.>> e menzionando Tommaso d'Aquino, affermando che, se un individuo ritiene, in coscienza, che una legge sia ingiusta ed è disposto al carcere per dimostrare il suo dissenso, in realtà rispetta la legge stessa.
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