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Malcolm X. Rispetto

Uno schiaffo in faccia
OMAHA, Cittadina natale. 1925
PLAY ME
Avevo pochi anni di vita, ma tantissime ragioni per essere arrabbiato con il mondo;

mia madre era il frutto doloroso di uno stupro, mentre mio padre fu ucciso quando ero ancora un bambino...
Ad Omaha, il paesino del Nebraska dove vivevamo, si vociferava che, ad uccidere Marcus Garvey, mio padre, predicatore battista, fosse stato un tram; un incidente, dicevano le fonti ufficiali, che d'ufficiale non avevano proprio niente!


Mio padre Marcus era, con mia madre, fondatore del movimento UNIA, Universal Negro Improvement Association, che sosteneva la separazione tra la razza bianca e quella nera come fondamento per il progresso dell'intera società. La Black Legion aveva perseguitato la nostra famiglia per anni
e dato fuoco alla nostra casa, costringendoci a trasferirci più volte. Mia madre iniziò a soffrire di crolli emotivi sempre peggiori e, alla fine, la rinchiusero in un istituto psichiatrico... Fu così che, per me e i miei sette fratelli, iniziò un'odissea continua tra famiglie affidatarie ed orfanotrofi.

A scuola andavo bene; mi piaceva molto essere un bravo studente, ma tutto crollò il giorno in cui il mio insegnante preferito mi disse, ridacchiando, che diventare un avvocato di fama <<non era un obiettivo realistico per un negro>>... Lasciai la scuola immediatamente.

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