Giovanna d'Arco, diventa l'impossibile

Prescelta

Domrémy

PLAY ME

Sono nata nel 1412 a Domrémy, una piccola città francese nella regione dei Vosgi, in una casetta con il tetto sbilenco.

I miei genitori erano contadini, si chiamavano Jacques e Isabelle. Anche se ero solo una bambina, mi piaceva poter offire il mio letto a qualche mendicante, mentre io dormivo per terra. Non mi importava.

Già allora, quello che mi interessava era aiutare. Servire, direi.
A casa facevo la mia parte con il raccolto e filavo lana e canapa per creare i nostri abiti. Ciò che mi piaceva di più, però, era accudire gli animali insieme a mio fratello. Quanto li ho amati!

Successe che avevo 13 anni, improvvisamente. Oziavo nel giardino persa nei miei pensieri e le udii: erano voci celestiali che mi parlavano da un altro mondo. Mi voltai, spaventata: l'Arcangelo Gabriele era lì, nelle sue vesti azzurre

Mi voltai, spaventata: l'Arcangelo Gabriele era lì, nelle sue vesti azzurre, e Santa Margherita teneva in mano una croce appuntita. Ne rimasi abbagliata e caddi a terra. Le sentivo chiaramente: Dio voleva che consacrassi la mia purezza a lui, era il mio destino. Io, Giovanna, avrei liberato il Regno di Francia dagli invasori conducendo il Delfino al suo legittimo trono.
Persi i sensi.

Quando mi svegliai, in me era radicata una nuova consapevolezza, avvinghiata alla mia anima per sempre. Dio stesso mi aveva affidato una missione. Mi isolai completamente dai giovani della mia città e feci voto di castità.

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Sono nata nel 1412 a Domrémy, una piccola città francese nella regione dei Vosgi, in una casetta con il tetto sbilenco.

I miei genitori erano contadini, si chiamavano Jacques e Isabelle. Anche se ero solo una bambina, mi piaceva poter offire il mio letto a qualche mendicante, mentre io dormivo per terra. Non mi importava.

Già allora, quello che mi interessava era aiutare. Servire, direi.
A casa facevo la mia parte con il raccolto e filavo lana e canapa per creare i nostri abiti. Ciò che mi piaceva di più, però, era accudire gli animali insieme a mio fratello. Quanto li ho amati!

Successe che avevo 13 anni, improvvisamente. Oziavo nel giardino persa nei miei pensieri e le udii: erano voci celestiali che mi parlavano da un altro mondo. Mi voltai, spaventata: l'Arcangelo Gabriele era lì, nelle sue vesti azzurre

Quando mi svegliai, in me era radicata una nuova consapevolezza, avvinghiata alla mia anima per sempre. Dio stesso mi aveva affidato una missione. Mi isolai completamente dai giovani della mia città e feci voto di castità.

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Impossibile nascondersi

Neufchâteu

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Sono nata nel 1412 a Domrémy, una piccola città francese nella regione dei Vosgi, in una casetta con il tetto sbilenco.

I miei genitori erano contadini, si chiamavano Jacques e Isabelle. Anche se ero solo una bambina, mi piaceva poter offire il mio letto a qualche mendicante, mentre io dormivo per terra. Non mi importava.

Già allora, quello che mi interessava era aiutare. Servire, direi.A casa facevo la mia parte con il raccolto e filavo lana e canapa per creare i nostri abiti. Ciò che mi piaceva di più, però, era accudire gli animali insieme a mio fratello. Quanto li ho amati!

Successe che avevo 13 anni, improvvisamente. Oziavo nel giardino persa nei miei pensieri e le udii: erano voci celestiali che mi parlavano da un altro mondo. Mi voltai, spaventata: l'Arcangelo Gabriele era lì, nelle sue vesti azzurre

Quando mi svegliai, in me era radicata una nuova consapevolezza, avvinghiata alla mia anima per sempre. Dio stesso mi aveva affidato una missione. Mi isolai completamente dai giovani della mia città e feci voto di castità.

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Già allora, quello che mi interessava era aiutare. Servire, direi.
A casa facevo la mia parte con il raccolto e filavo lana e canapa per creare i nostri abiti. Ciò che mi piaceva di più, però, era accudire gli animali insieme a mio fratello. Quanto li ho amati!